Pensieri al Volo

Volontarius Onlus, Bolzano

Un anno al Brennero… un anno di noi…

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Zayneb Essabar è referente del Servizio di Assistenza Umanitaria del Brennero. Ne scrive, come sempre, con parole che lasciano il segno per la loro forza e la loro sensibilità.

Il tempo da queste parti ha un peso… ha il suo peso!

Le stagioni sono autentiche e sincere.

Un autunno stanco e nostalgico… ogni foglia che cade porta con sé sogni pensieri e progetti di vita… Un inverno rigido che ci mette di continuo alla prova! Generoso con la sua candida neve che copre i difetti e le orme lasciate da disperati (che non sanno e non possono aspettare) e rende tutto uguale… ed ecco che si affaccia la ragazza spensierata chiamata primavera, porta tra le sue maniche speranza vita e Schneeglocken (bucaneve)… Ma la nostra estate è più timida e clemente con un animo gentile che invita i nostri viaggiatori e riprendere il cammino verso una cosa chiamata “un futuro migliore“.

Un anno del Brennero… un anno di noi…

Una miriade di occhi, volti, voci e battiti… infiniti viaggiatori senza valige senza identità! E una paura palpabile del domani! Perché ieri è oramai cosa da dimenticare e cancellare…

Moduli compilati… verbali firmati, liste mandate e rimandate…  Email da leggere e a cui rispondere… Minori da collocare, famiglie da indirizzare…

E il Brennero! Il confine che sottolinea con due righe rosse marcate la fine e l’inizio di qualche cosa…

A malincuore devo essere pragmatica… numeri dati e altri numeri e dati.

Una miriade di occhi, volti, voci e battiti… infiniti viaggiatori senza valige senza identità! E una paura palpabile del domani! Perché ieri è oramai cosa da dimenticare e cancellare…

Nel 2017 il valico del Brennero ha vissuto il passaggio di un numero considerevole di persone in transito… persone affasciante dal profumo del nord (più nord possibile dell’Alto Adige). Sono transitate alcune migliaia di persone: in maggioranza uomini, ma anche donne, famigie, minori non accompagnati.  Il numero più alto delle persone in transito era concentrato tra il mese di maggio e ottobre (sicuramente è legato al miglioramento climatico visto la rigidità dell’inverno da queste parti).

Il 2017 è stato anche un anno di nuove esperienze per il nostro servizio d’assistenza umanitaria: a supporto delle persone e su richiesta delle istituzioni abbiamo accolto in emergenza donne e famiglie provenienti da Nigeria, Somalia, Egitto e Costa d’Avorio.

Sicuramente è stata un’esperienza interessante, ci siamo dovuti confrontare con delle esigenze giornaliere vestendo i panni dei centri di prima e seconda accoglienza, ma continuando sempre a fare il nostro lavoro principale, ossia il servizio assistenza umanitaria..

Esperienza che mi ha toccata veramente nel profondo, perché le donne insegnano! E perché le donne hanno sempre qualche cosa da raccontare anche senza parlare!

L’essere confinante con un altro Stato rende il nostro centro un punto di rifermento e un ponte di collocamento tra le autorità e le persone in transito, questo ruolo sicuramente ha sollecitato la curiosità di tanti enti del territorio. Nel 2017 abbiamo ricevuto la visita del vice commissario del governo con dei parlamentari europei oltre a dei membri dell’OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), accompagnati dal dirigente del commissariato del Brennero, le loro domande erano concentrate sul nostro operato e sulla tipologia delle persone in transito.

Le donne insegnano! Le donne hanno sempre qualche cosa da raccontare anche senza parlare!

Un anno segnato anche dalla presenza dei giornalisti. Ogni volta che l’Austria annuncia un provvedimento riguardo gli immigrati e il confine, il Brennero viene invaso dai giornalisti, che vedono in noi una fonte, dei testimoni oculari, si è parlato del nostro centro sia sulla stampa nazionale sia quella internazionale: Der Spiegel (Germania), il Corriere della Sera, il Sole 24Ore, la prima edizione della rivista Jesus…).

Ma gli ultimi due mesi dell’anno avevano in serbo per noi due nuovi scenari da vivere e da non dimenticare!

Il 13 novembre, un lunedì freddo, il vento e la neve gli facevano da cornice, dal ferro e dalla ruggine di un treno merci, un bambino di 5 anni, smilzo color caffè ci ha dato una lezione di coraggio e forza, una piccola creatura che ha guardato il destino in faccia urlandogli contro “Non è la mia ora!!!” e ha ripreso con tenacia la sua vita! Una storia che ha dell’miracoloso e dell’incredibile…

Ma non è stato lo stesso destino per l’altra faccia della medaglia! Qualche giorno prima di Natale, sempre tra il ferro e la ruggine di un treno merci, un ragazzo di 25 anni, mentre cercava di raggiungere quel misterioso e affascinante Nord, scommettendo con la sua vita la sua ultima giocata nella speranza d’afferrare finalmente la sua chimera. Ma il destino non la dà sempre vinta e il giovane (un mio concittadino) ha perso la vita in solitudine sul tetto di un bilico di un treno merci in un giorno freddo, in una stazione lontana 2.807 km da casa… In sottofondo quel rumore stridulo delle ruote sulle rotaie. Quell’immagine ha preso possesso di uno spazio importante nella mia memoria, non voglio e non sarà facile da cancellare

una piccola creatura che ha guardato il destino in faccia urlandogli contro “Non è la mia ora!!!” e ha ripreso con tenacia la sua vita!

La fine del 2017 ha presentato con maestria e crudeltà i due enigmi della nostra esistenza ossia la vita e la morte, due situazioni che mi hanno toccata in prima linea, lasciandomi un solco ben radicato nell’anima. Nel nostro piccolo cerchiamo sempre di dare il massimo, e ogni situazione che ci passa tra le mani sicuramente insegna a riflettere, a capire ed anche a decidere…

Ma il destino non la dà sempre vinta e il giovane (un mio concittadino) ha perso la vita in solitudine sul tetto di un bilico di un treno merci in un giorno freddo, in una stazione lontana 2.807 km da casa…

E io al mio confine rimango sempre con la sensazione di stare ferma ad un binario, in una stazione di passaggio dove raramente il treno sosta…

I treni passano il vento causato dalla loro velocità ti sposta… ti spettina…ti stravolge
Sagome… solo sagome dei viaggiatori a cui non riesci a dare un volto…
Il tempo passa… sfuggente come il mercurio…

Autore: Redazione

La Redazione del Gruppo Volontarius è raggiungibile all'indirizzo redazione@volontarius.it. Oltre agli articoli per Pensieri al Volo, pubblica il giornale trimestrale VolInforma, mantiene aggiornata la presenza sul sito web e sui social e porta avanti diversi progetti di sensibilizzazione, a partire da quelli scolastici.

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