I giovani sono persone dalla sensibilità aperta, spesso molto fragile, persone che cambiano in continuazione e che sono affamate di relazioni. Per questo hanno bisogno di educatori che li accompagnino nello sviluppo della propria persona e dei propri percorsi di vita, di persone capaci di sostenerli nei momenti difficili e di lasciarli andare quando è giunto il momento di fare da soli.
Gli educatori hanno il compito molto faticoso di rispondere sempre con la fiducia nell’altro, confrontandosi nei momenti di sconforto con lo stesso entusiasmo che nei momenti di gioia. Un educatore che non crede nell’altro, quando incontra un ragazzo che non crede in se stesso, crea un danno civico, sociale, umano a tutta la comunità.
Questa educazione avviene anche – e in particolar modo – nello sport, attività fisica ed emotiva, capace di trasmettere sensazioni importanti per la vita di ogni giorno come il divertimento, la felicità, la tristezza, la rabbia, la frustrazione. Sensazioni che, attraverso l’attività sportiva, si imparano ad affrontare con creatività.
Così è nata una stretta sinergia tra l’Associazione Volontarius e il Comitato sportivo Uisp Bolzano che, sul territorio altoatesino, promuove da diversi anni attività ludico-sportive per creare sviluppo di comunità. Dal 2017 Volontarius organizza per Uisp Bolzano alcune formazioni sull’ambito sociale. Il Comitato invece da diverso tempo supporta l’Associazione accompagnando in una serie di attività sportive in particolare i Minori non Accompagnati e le famiglie richiedenti protezione internazionale. Sono state organizzate a oggi attività di danza per famiglie, partite di calcio, incontri di pattinaggio.
Un educatore che non crede nell’altro, quando incontra un ragazzo che non crede in se stesso, crea un danno civico, sociale, umano a tutta la comunità.
«Lo sport ha un valore educativo fondamentale ed è capace di produrre e trasmettere valori» ha spiegato Andrea Salute, referente per Uisp Bolzano «ma, prima di tutto, è un diritto dell’uomo». Lo sport, spiega Andrea, ha avuto e continua ad avere in tutto il mondo un ruolo chiave nel progresso e nel cambiamento. «Aiuta a sviluppare un rapporto armonioso tra anima e corpo, mantiene la salute fisica e incoraggia valori come la dedizione, la lealtà, lo spirito di squadra, il rispetto».
Una collaborazione che si è rivelata fino a oggi molto positiva e che si è posta un obiettivo ambizioso: credere in una cultura sportiva interessata non alla competizione e alla vittoria, ma all’uomo e alla comunità.