Pensieri al Volo

Volontarius Onlus, Bolzano

Con la Volontarius è stato più facile vivere

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Mi chiamo Ledio e vengo dall’Albania. Sono arrivato un anno fa e sono stato ospitato alla Casa Rossa, dall’Associazione Volontarius. Sono scappato dall’Albania perché stavo male e non avevo futuro.

Hai avuto, fino ad ora, una vita difficile. Quali erano i  tuoi pensieri mentre la tua storia succedeva?

Io pensavo e mi chiedevo, visto che nessuno mi vuole, cosa ho fatto a Dio che solo il male mi porta. Io ho avuto una vita difficile. I miei genitori si sono separati. Sono andati via tutti e due e io sono cresciuto con gli zii e la nonna. Poche persone hanno questa storia, io neanche li conosco i miei genitori e non mi ricordo niente di loro. Crescere senza conoscere i tuoi genitori è terribile. Quello che io sento, poche persone possono capirlo se non lo hanno mai provato.

Riesci  a spiegarmi cosa avevi  nel cuore?

Pensavo che l’errore più grande dei miei è stato quando mi hanno fatto. Non volevo essere al mondo per soffrire così. Anche adesso ogni tanto penso questa cosa. Quando ero piccolo non avevamo possibilità economiche e la scuola l’ ho cominciata a 7 anni; mia mamma ha tagliato i pantaloni di mio papà per andare a scuola e con quelli sono andato. Io ero molto bravo. Poi mi hanno mandato a Tirana dalla nonna e ho continuato li la mia scuola.

Ricordo che un giorno sono  tornato a casa con una bandiera, perché era il premio per lo studio e mio papà era ubriaco, come sempre. Ricordo che mi mettevo in un angolo a piangere. Quando si sono separati avevo circa 8 anni. Fino ai 12 anni ho studiato e sono sempre stato il più bravo.

Chi sono state in quel periodo le persone più importanti per te

La mia nonna e la mia zia; e lo sono ancora adesso. Solo loro esistono per me. Ma è diverso l’amore della zia o della nonna dall’amore della mamma. Quello che mancava era “un punto nel cuore”. Sentivo che mancava la cosa più importante della mia vita. Pensavo che nel mio mondo mancava la cosa più importante; per me non c’era nessuno nel mio mondo. Nonostante la presenza dei parenti mi sono sempre sentito solo.

Dopo i 12 anni cosa è successo?

Dopo non sono più stato il più bravo. Non avevo più voglia di studiare. Ero arrabbiato. Sono cresciuto con quel pensiero, mi giravo e vedevo qualcuno che mi mancava.

Quando sei bambino ti succede qualcosa, piangi un po’ e poi ti passa. Dai 12 anni in poi ti rimane tutto nel cuore, ero e sono rimasto arrabbiato. Nessuno mi ha mai conosciuto davvero. La mia vita è tutta finta, non sono mai stato felice. I miei pensieri sono sempre stati chiusi, penso che mai riuscirò a raccontare tutto. Come mi piacerebbe farlo.

E poi hai deciso di venire in Italia

Sentivo di essere un peso per i parenti che mi ospitavano; loro non lo hanno mai detto ma io credevo così. Ormai ero cresciuto e potevo partire. Avevo 16 anni. Non mi interessava dove andare, volevo solo partire. Ho viaggiato due giorni, sul camion. La durata è stata breve rispetto a tanti altri ragazzi che viaggiano anche un mese; ma il mio viaggio è stato terribile perché avevo tanti pensieri, pensieri senza limiti.

Come ti sei trovato in Italia?

Sono stato molto aiutato in Italia. Soprattutto Simone, il responsabile del team di educatori (ndr), è stato per me molto importante; lui non fa solo il suo lavoro e poi va a casa dalla sua famiglia. Lui mi ha davvero aiutato tanto. Con la Volontarius è stato più facile vivere. Le regole e tutte le cose che mi hanno insegnato, le ho imparate con piacere.

Autore: Redazione

La Redazione del Gruppo Volontarius è raggiungibile all'indirizzo redazione@volontarius.it. Oltre agli articoli per Pensieri al Volo, pubblica il giornale trimestrale VolInforma, mantiene aggiornata la presenza sul sito web e sui social e porta avanti diversi progetti di sensibilizzazione, a partire da quelli scolastici.

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