Pensieri al Volo

Volontarius Onlus, Bolzano

La speranza

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Mahdi è un’appassionato del legno. Un giorno ha lanciato una sfida alla sua fidanzata, che ha conosciuto qualche mese fa qui a Bolzano: avrebbe costruito un intarsio, ma lei non ci credeva. Detto fatto; dopo due tappe dalle ferramenta – perché la prima volta aveva disgraziatamente dimenticato il legno in autobus – e un po’ di documentazione in internet all’università, ecco nascere l’opera di Mahdi. La Speranza.
“Un giorno ero in via Renon” ci ha raccontato “e ho visto tante persone tristi: e cosa dobbiamo fare… c’è tanta gente senza speranza, ma se non fai qualcosa sei senza speranza! E ho avuto l’idea di fare questo specchio.” Indica uno specchio che riporta un motivo floreale a testimonianza di una poesia che lo ha accompagnato nei momenti difficili. “Questa poesia persiana è la mia speranza: la vita senza di lei non funziona. “ Sullo specchio è infatti riportata una strofa di Hafez, datata intorno al XIV secolo, insieme alla massima di Aristotele “La speranza è un sogno ad occhi aperti”.
Abbiamo colto l’occasione per ascoltare la storia di Mahdi, un ragazzo di 22 anni con il sorriso stampato in faccia ma una voce quasi sussurrata. “Sono partito dall’Afghanistan a 14 anni dopo che è esplosa una bomba in casa. Due sorelle gemelle sono morte. La mia famiglia era con me e siamo scappati in Iran nascosti in un camion” ci racconta. “In Iran ho lavorato con mio papà nella mensa di una fabbrica di acciaio. La vita era molto brutta, non si poteva neanche uscire fuori. Quando sono diventato maggiorenne sono fuggito in Turchia. Dieci ore ho camminato a piedi. Da lì sono riuscito ad andare in Grecia, in un furgone parcheggiato in barca, nascosto tra le gomme. Poi sono riuscito ad arrivare fino in Norvegia dove sono stato quattro anni in un campo. La commissione non mi ha riconosciuto lo status di rifugiato e dopo quattro anni non puoi più fare ricorso e sono dovuto scappare. Sono arrivato a Bolzano e ora vivo al Gorio centro profughi”. Ora Mahdi sta cercando un lavoro presso una falegnameria dove continuare a coltivare la sua passione.

 

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Autore: Luca De Marchi

Classe '95, studia lettere all’università di Trento e collabora da diverso tempo con Volontarius nel raccontare la vita dell’associazione e quella delle persone che, ai margini della società, spesso vengono ignorate; ne porta inoltre testimonianza alla società attraverso i media e gli incontri con i ragazzi nelle scuole e in altri gruppi.

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