Le attività artistico-manuali, che ci sforziamo di porre sempre al centro del nostro operare, aiutano a far emergere, senza alcuno sforzo, la propria personalità e favoriscono così l’introspezione e la consapevolezza. Quando costruiamo, disegniamo e progettiamo, non ci concentriamo su pensieri negativi, ma lasciamo scorrere i pensieri in un flusso creativo che ci dà sfogo e restituisce dignità.
«Ho visto persone fare qualcosa per se stesse ed erano felici» afferma Alastair Fuad-Luke, professore di design presso l’università di Bolzano. Siamo in via Rosmini 7/9 dove, nella settimana dal 12 al 17 dicembre, si è tenuto un laboratorio di sartoria finanziato dall’università di Bolzano che ha coinvolto, oltre ad artigiani locali, cittadini e alcune persone ospiti di Casa ex-Lemayr.
Mode Uncut è l’organizzazione che ha supportato questo progetto e che ha, tra gli obiettivi, quello di riportare la moda da materia che coinvolge esperti, produttori e consumatori, a indice di interesse, passione, ideazione personali. Il nome del progetto dice tutto: “Make Yourself…“. «Le persone hanno prodotto i loro abiti e i loro accessori» spiega il referente di Mode Uncut «a emergere è stata la loro individualità. Quello che hanno prodotto lo hanno sentito come proprio».
Girando per i tavoli della grande stanza, saltano all’occhio diversi indumenti, da sciarpe e calze a maglioni, felpe per bambini e tute.
Quando chiediamo alle persone se possiamo scattare delle foto, annuiscono quasi con fierezza. Hanno svolto quest’attività per un’intera settimana. «Ho come l’impressione che dia loro un forte senso di dignità» spiega Alastair «Il gruppo è nato facendo, il fare ha facilitato tutto e ha unito chi era più esperto di sartoria a chi non ne sapeva nulla, ma ora ha imparato».
Alastair crede che questo potrebbe essere solo l’inizio di un ventaglio di importanti possibilità. «Sarebbe bello, sempre a partire da queste attività, riuscire a dare alle persone un aiuto ancora più importante».