Milioni di persone che si muovono e si spostano dai Paesi d’origine, nel mondo, non sono un impegno e non possono essere considerate un problema. Rappresentano un fenomeno sociale. Determinano un cambio d’epoca. Un mondo è finito e dobbiamo capire come vivere ed organizzare questo nuovo nel quale già ci troviamo.
8 Agosto 2016
di Redazione
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l campo delle politiche sociali, durante il convegno Chiedimi se la strada è una scelta. Una strada che è luogo di vita, animazione, storia, flussi e tempi dilatati. “Dobbiamo imparare a perdere tempo” ha aggiunto a un certo punto del suo discorso “noi non sappiamo percepire un tempo dilatato e legato al mero istinto di sopravvivenza, ma lavoriamo con chi ha quest’unica percezione”.